Ansimano le narici
circuiscono la guancia.
Il sospiro dell’intenzione
titilla il lobo
divento sciame di note tra le tue dita d’arpa.
Nel correrti addosso fin nella schiena
lascio impronte d’una primavera che si rassegna all’estate
ma ho tempo ancora per cogliere margherite, perché non siano
macerate dai giorni.
Archivio mensile:Giugno 2013
Oltre l’improvviso
Cuci gli strappi tra le cellule
sei gravità, crocicchio
confluenza del ciò che sarà.
Mi respiri specchi tra i capelli
perché possa addomesticare l’improvviso
ed il suo oltre.
Nell’impeto
Baciami
e sarò umore
fluido interstiziale tra pensiero e labbra.
Toccami
e sarò nuvola
confluenza tra la curva del ventre ed il cielo.
Chiamami
sconsacra l’aria e sfregia il silenzio
ansimando il mio nome.
Solo per ricordare
Palpebre serrate come bianche nocche
nell’afferrare il ricordo di un gesto d’affetto.
Palpebre schiuse come fiori di ibisco
screziate di rosso
per aver afferrato l’effetto di un gesto.
Aritmia (ventricolo rock)
Un giorno guarderanno anche dentro il mio, di cuore.
Spinti da vene irrequiete
non so cosa ci troveranno
non so se busseranno alla porta
di un monolocale o reggia,
neppure so se saranno accolti dall’indulgenza
o da unghie aggrappate alla maniglia.
Un giorno il mio cuore li guarderà
sfidando la luce che urla negli occhi
per cercare sulla tavola imbandita col buono
quella briciola sfuggita alla gola.
Il passaggio
Oltre l’improvviso
Da qui in poi
Diventi edera nella mia mano, ti aggrappi al ricordo che avevo di te per germogliare in nuove strade di noi.
Chi vive…
La speranza è un’illusione
di miele abbigliata.
Il bisogno (mio&tuo)
Prepara il tuo corpo al mio abbraccio, lo sto cucendo da giorni con tutte le emozioni del mondo.