Intagli di luce tra le mie ciglia di albero
geometrie di asintoti che appendo nel cielo
come faro di luna,
a cercarti.
Ti bacio
e sei il cosmo
che mi deraglia
sulle labbra.
Vene di legno
sospirano costellazioni
nel fluire rapito
dal cuore di luce.
Gemono
fanno gocciare docili impronte
sulle pareti di questa mia scatola
d’ossa
e sensi accolta.
Contempli la mia natura silente
incastoni un pensiero nella scia di cometa…
… e mi sveglio Primavera.