Quel fluido nel cuore
lì, almeno, so nuotarci
anche se mi percuotono giorni
affrettati di burrasca
l’acqua piange crepe
disarciona il mio equilibrio.
Fratturo.
So nuotarci, almeno lì
anche se mi percorrono giorni
che vivono loro stessi al limite
e le velocità del camminarsi addosso si sommano
e le velocità del camminarsi contro si moltiplicano.
Solletico epicentri
si irradiano risate
carezze
cure impercettibili, che mi fanno dilatare sensi
e conquistare la partita a nascondino.
Tepore.
Sei iscritto così
all’anagrafe in petto.