Svegliami piano

Ali, sulla città che tutto dorme
ali per ogni adesso che dici
mentre sogno su un letto a quattro spalle.
Svegliami piano
la mia gonna sa ancora di notte
se la agito cadono le stelle che ho sfiorato
a parlare di noi.
Una stella aveva il turno di giorno
vorrei che anche lei sapesse,
allora…
svegliami piano, sotto la gonna.

Sorgiva

Sarei una collana di opale
quando inverno ti fa poggiare lo sguardo
ai seni della montagna

sarei il cantico, sulla riva del presepe

sarei quella parola che perdi
socchiudendo le labbra alla fontana

piena nel bicchiere
quando i pensieri tossiscono la gola

ma tu sei deserto senza pellegrini
senza stelle nè preghiere.

Vado a sorgere da un’altra parte.

Un altro giro di capelli

In un respiro di mare
o quanto i raggi del sole impieghino a baciare
ti guardo negli occhi
e tutta la musica gira intorno
alla bellezza.

Fai un altro giro di capelli
un altro un altro ancora, fino a spogliarci del tempo
e poggia il sorriso sul mio silenzio.

Perché questa canzone non finisca
inventeremo nuove note in paradiso.