Si quieta l’attimo sul tuo piede
un braccio e l’altro sopra
a sostenerne l’attenzione.
Sei albero
sospensione di rami
quesito divenuto nitida essenza, sopra me.
T’indago di curiosità
la corteccia s’affievolisce in rughe.
Respiriamo alle estremità
di quei nostri baci mai conosciuti.
Impervio
intrigante
scosceso
il sentiero di labbra dove tendo tranelli
alla bussola chiamata Ragione.