Da qui

Sputo febbrile
influenza dal cielo
panni amidati al monossido
ossa trasudate di spifferi.
Pure se la porta è inchiavata
ogni corpo della città è un malanno
che non scarnifica mai
una roba sdentata che ti saluta
con la voce della vicina
quel frenulo tra quiete ed assenza
da recidere a gridare “questa è la mia vita”.
Da qui
piante trascurate
e linfa solo nei cadaveri.