Osservi la natura nascosta delle labbra
quel lasso di carne che movimenta voci
baci, sorrisi.
Una foglia dal rosso croccante, presa tra le dita
mi sollevi e curvi così, a capire
se mai fosse appartenuta al tuo sottobosco.
Quanta filosofia negli occhi, amore mio
i grandi pensatori avrebbero voluto cose semplici
nel futuro delle pagine.
Quello stelo in ombra
che diffonde il sorriso nel mio viso, bacialo
senza chiedere. Mi farò turgida
come la radice che mi irrora del tuo gusto.