Pensa se la ragione degli alberi
non fosse il loro vivere, quanto invece
la pancia della Terra – Eterna Madre-
che in loro accoglie il seme di ogni stagione
e ogni stagione la partorisce lì
insieme a ogni sorta di uccello, insetto
che scavalla la corteccia solo quando è pronto.
Pensa agli alberi cavi
sbalorditi da un fulmine o nati proprio così
che fanno entrare pioggia e vento come una chiesa i pellegrini
e custodiscono i bisticci e la pace di due madidi innamorati
che nei baci riscoprono il latte della terra.
Pensa gli anelli sfilati al tronco
come il viaggio inverso che i miei passi fanno
lungo la funambolica vita
e scegli un varco con il soffitto increspato di resina
una goccia che marchi il tuo cuore
per sposarmi fino al cielo.