Seduta al pianoforte
i gomiti tremuli guardano in terra
note che non hanno mai nidiato sullo spartito.
Sono la donna che ha attraversato i tempi
di molti uomini, incapaci smarriti indifferenti
alla mia fiamma che svelo di schiena
perchè non faccia troppa luce nè scaldi troppo.
Una candela vissuta a metà
flebile nelle notti ventose
che infilano perle di cera tra i seni
una candela vissuta a metà
stretta nel baluardo di mani senza coraggio.
Una candela vissuta a metà
sono questo adagio sui tasti
e la calza che si smaglia dal basso in alto
è il tempo di una vena nera
per entrare in circolo e smorzarmi.