Cercavo l’amore
nella fisica delle gocce, come desse
forma all’acqua e da questa nascesse il mare.
Dal cielo dal vento dagli occhi
coglievo le stelle le vele, il piacere senza ritorno
gravida di luna imbrogliavo le onde
e con la marea ti parlavo di me.
Dalla riva ti ho sporto i giorni
di paure vittorie, frutti semplici
ma tra l’andare e il venire
questa sabbia se l’è presa il deserto,
lo zenith brucia
e i miraggi mi irraggiano.