C’è chi mi vede con perle gialle e soffici ai lobi
c’è chi mi vede correre
lungo la navata delle ore, una falcata
stretta attorno a un fascio di mimose.
C’è chi mi vede a mia immagine e dissomiglianza
quando mi diverto a dissacrare le regole del gioco
c’è chi mi vede perché davvero gli sto davanti
e mi dipinge il sorriso di seta e di rosso.
C’è chi mi vede come una Dea
armata ma di buone intenzioni.
C’è chi non mi vede.
Non pago a vanvera l’usciere
se l’ospite non vale la pena.