C’è un uomo che soffia sul collo di una donna
vestita di ottone si inarca tra i bottoni
parla una musica di mille monete
tonde come la mia emozione sotto le ciglia
e sciogliendo le labbra ai peccati
il rossetto mi finisce sui denti
le scarpe si gonfiano di passi
sgargianti come quelli che facevo da bambina.
Il treno sferruzza luce sui vetri
uno sguincio di rondini picchietta d’ombra i tetti
coniati con il viso del cielo.
Sulle tegole della mia schiena
c’è un uomo che soffia il giorno di festa
uno sguincio di rondini picchietta di voglia i miei occhi
coniati con il suo viso.