Non c’è più il male,
in questo tempo scarno delle tue sembianze
se pongo le ore nella giusta flessione
le lacrime tacciono
e il sangue la smette di scorrere controvento.
Mi chiedi come sia riuscita a trasformare questo amore in seta
sarò partita di notte, da lenzuola insipide
senza sosta finchè i singhiozzi allentano il respiro
e di giorno avrò continuato
con le nuvole la nebbia la rugiada, senza accorgermene
perchè di me sai che sono il moto perpetuo della passione.
Davvero, non c’è più il male
in questo amore di cui sono fatta, come potrebbe il male
sporcare la seta? E mentre il vento la dilata al cielo
corri da me e abbracciami, ti farò impalpabile al dolore.