E’ Il punto fermo dei miei componimenti, la filosofia che mi sguscia dalla penna.
Sono consulente aziendale, ma nasco ballerina … poi danzatrice.
Nel 2008 la danza non mi basta più, il corpo che urla non mi basta più. Mi aggrappo ad un foglio e a linee di inchiostro, inizio a scrivere a vanvera, senza una meta (mi piace ancora farlo).
Spremo parole girovaghe in fazzoletti di spazio, per poi limarle ed incanalarle, solo apparentemente, in una direzione unica.
L’arte corporea è il fil – rouge dei miei scritti, che spesso raccontano le composizioni coreografiche che interpreto ed osservo interpretare.