Annuiscono le dita
al richiamo di ogni pertugio cesellato dall’ago
solcano smaniose la seta,
circumnavigano bottoni.
Lo sguardo impasta leccornie nelle asole
narici sospirano, forzano lo scrigno di labbra.
Ad un passo dal partorire umori
l’attimo rabbonisce la sua andatura
il tuo sorriso è una ciotola in cui mi sciolgo
per abbracciare il boccone più ambito.